Lo scopo del sito è solo ed unicamente quello di condividere foto e filmati relativi a momenti ed esperienze trascorsi insieme con gli amici che condividono con me alcune passioni senza dover utilizzare i social network e di conseguenza coinvolgere chi non è affatto interessato.
The purpose of the site is just to share photos and movies related to experience and moments spent togheter with friends who share with me some passions without having to use the social network and to engage those not interested.
Buona navigazione e spero anche buon divertimento per chi ama lo sport, la montagna e la vita all’aria aperta.
Good navigation and good fun for those who like sports, the mountains and the outdoors.
Roberto
roberto@tarohk.it
“Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.”
“The mountain we feel the joy of living, the emotion of feeling good and relief of forgetting earthly miseries. All this because we’re closer to heaven. “
Emilio Comici (1901-1940), alpinista italiano
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Roberto
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Emilio Comici (1901-1940), alpinista italiano
uscita con gli amici locals Konrad, Tony, Antonio e Salvo
Uscita Sci alpinistica con il CAI Brunico, cima monte Taè, dolomiti Ampezzane
Uscita con il Cai Brunico cima del vento/ Ahrnerkopf 3050m
Lofoten Norway Arctic Circle – 26 marzo
3 aprile 2017 con il CAI di Brunico
Con l amico Tenji Sherpa che ci ha accompagnato in due spedizioni HImalayane.
Tenji è ora diventato lo sherpa di famosi alpinisti, a 26 anni ha già scalato 3 volte l Everest di cui una senza l’ausilio di ossigeno oltre ad altri 8000 Himalayanì.
E’ venuto a trovarmi per imparare a sciare. In pochi giorni con gli sci da alpinismo – quindi un po più difficili degli sci da slalom- fa già tutte le piste. Grazie all’amico Markus Rainer maestro di sci gli abbiamo fatto fare una full immersion di sci che gli consentirà di tornare in Nepal e di poter divertirsi con i suoi sci di alpinismo regalatigli dall’ amico guida Diego Zanesco.
Tenji
“”First i would like to thank you Roberto for your kind hospitality and help to learn ski in Italy ,that was my big dream to learn ski and now i got great opportunity to learn ski with this great guys, so i want to say thank you to all who gave me precious time to learn ski in Italy , hope i can learn more ski in next winter ! Now I have learn more technique so i have to apply that technique in coming days and have to explore good places in Nepal to skiing “”
La foto ritrae Tenji a Lukla insieme al suo amico nonché grande alpinista Ueli Steck , purtroppo il progetto che dovevano fare insieme ovvero scalare in modo concatenato senza uso di ossigeno Everest m.8848 e Lothse m. 8516 non sarà più svolto.
Purtroppo il 30 aprile 2017 in una fase del suo allenamento Ueli Steck ha perso la vita in circostanze ancora sconosciute a quota 7600 del Nuptse.
MARATONA PUSTERESE ovvero Bike & Climb con l’amico guida Alpina Diego Zanesco.
In h 4.15 da Villa Bassa/ Niederdorf alla vetta (m 2999) della cima grande di Lavaredo,… come ai vecchi tempi.
Bellissima esperienza con l amico Diego, mercoledì 6 luglio siamo partiti da Villa Bassa in bici da corsa, siamo arrivati ad Auronzo passando per Misurina ed effettuando la nota e dura salita del giro di Italia pendenza media 12% con rampe al 18/19%. Sulle nostre spalle gli zaini con l attrezzatura da alpinismo per scalare la cima grande. Da Auronzo una volta tolti gli abiti del ciclista abbiamo scalato la cima grande di Lavaredo dalla via normale 2/3gr+.
In h.4.15 ovvero con i nostri mezzi bici e gambe siamo arrivati da Villa Bassa/Niederdorf alla Cima della grande di Lavaredo.
Insieme a noi in vetta Tobias Plaickner e Georg Aichner specialisti di slackline, ragazzi fantastici.
E’ stata una bellissima ed originale avventura che abbiamo deciso di chiamare MARATONA PUSTERESE. Grazie di cuore Diego sei tu che l’ hai pensata ed è stata una bella emozione una grande esperienza.
Sella Ronda Hero 2016 –
the hardest mountain bike race in the world – 86km per 4500 di dislivello, con discese tecniche per buona parte in quota.
Quest’anno insieme ai miei amici Guido Bichi e Danilo Cerofolini ed Alessandro Corsi, tutti esperti e valenti bikers, ho partecipato alla Hero.
Dopo che lo scorso anno nella edizione del mondiale marathon ho aiutato l’ organizzazione quest’anno ho deciso, a 62 anni compiuti, di cimentarmi in questa impegnativa competizione che purtroppo è stata resa ancora più dura dal cattivo tempo incontrato nella seconda parte del percorso dove abbiamo preso grandine e pioggia in quota con tutte le difficoltà che ciò comporta.
Il risultato finale è stato soddisfacente e ci siamo posizionati tutti nei primi 550, considerato che nel percorso lungo eravamo oltre 2800 c’e’ da essere soddisfatti. Danilo, Guido ed io abbiamo inoltre ottenuto ottimi piazzamenti di categoria rispettivamente 4°, 8° e 9°.
le foto che pubblico credo diano una idea della difficoltà incontrate e soprattutto dello stato in cui eravamo ridotti a fine gara.
Pordoi, salita cima Piz Boè m.3150, traversata altopiano del Sella – discesa dalla Val Setus con l amico Diego, guida del sud Tirol.
3 – Pendii fino a 35 gradi con brevi passaggi a pendenza maggiore; esposizione prevalente della discesa: Nord; dislivello: 1000 al quale si aggiunge la salita al Piz Boè m 3150.
Il Sella è uno dei massicci più conosciuti, belli e frequentati delle Dolomiti, l”itinerario scialpinistico che parte da Passo Pordoi e scende in Alta Badia attraverso la Val Setus è uno dei modi migliori per scoprirlo. La salita fino al Sass Pordoi può essere fatta con la veloce funivia aperta per tutto il periodo invernale e dalla fine di maggio per tutta la stagione estiva.
Saliti ai 2950 del Sass Pordoi con la veloce funivia si mettono gli sci direttamente dalla terrazza del rifugio. Seguendo i segnavia estivi si raggiunge la Forcella Pordoi. Qui si mettono le pelli e passando sotto la piramide rocciosa del Piz Boè si arriva al Rifugio Boè 2873 m slm (attenzione a non percorrere il traverso sotto le pareti rocciose con neve non perfettamente assestata).
La salita al Piz Boè con ramponi potrebbe essere di per se una escursione, vista la bellissima giornata abbiamo lasciato gli sci alla base e siamo saliti in cima sino al rifugio Piz Boè.
Si prosegue in leggera salita verso nord fino al punto più elevato dell’Antersas. Si scende sul versante opposto, solitamente senza togliere le pelli (o con una bellissima sciata per chi percorre l’itinerario senza mettere le pelli) fino ad una ampia zona pianeggiate in un ambiente superbo.
Si prosegue leggermente verso sinistra alzandosi verso l’imbocco del vallone del Pisciadù e si scende con una bella sciata per l’ampio canalone. Molto interessanti sono le varianti di accesso al Vallon de Pisciadù: una serie di ripidi canalini si connettono al grande vallone e permettono di sciare su terreno ripido. E possibile anche proseguire salendo sul “Le Mesules” (Sass Ciamorces per alcune cartine) ed entrare nel Vallon de Pisciadù per un canalino molto interessante.
Si scende puntando verso il Rifugio Cavazza al Pisciadù 2585 m slm e poco prima di raggiungerlo, rimettendo le pelli o con sci in spalla o a scaletta si sale verso sinistra sotto le pareti del Sass da Lech. Si attraversa una suggestiva zona piena di grandi massi, si passa a monte dell’arrivo della teleferica di servizio e continuando il traverso senza abbassarsi si arriva all’imbocco del maestoso canale della Val Setus.
La prima parte della discesa non va sottovalutata: si parte con un grande imbuto che si restringe e aumenta di pendenza. Si “entra nel Sella” sciando tra altissime pareti rocciose su una larghezza di pochi metri ma sciabile. Il tratto più ripido e pendente finisce nel grande vallone del Setus e qui si possono lasciar correre gli sci con curve veloci di grandissima soddisfazione.
Attenzione che l’itinerario è piuttosto lungo e complesso. In caso di neve dura e ghiacciata la prima parte della Val Setus non ammette errori. Per i più allenati è possibile inserire come variante la salita al Piz Boè 3152 m slm e concatenare la discesa al Rifugio Boè per i bellissimi pendii nord-ovest. La traversata del Sella per la Val Setus è senza ombra di dubbio una discesa che ogni dolomitico deve aver fatto almeno una volta nella vita.
Con Teletruria alla scuola di ciclismo insieme a Renato e Francesco